Nel cuore del Salento, dove la terra è rossa e il sole splende con una luce unica, nasce uno dei vini più emblematici della Puglia: il Negroamaro. Questo vitigno, che incarna l’essenza della nostra terra, ha una storia ricca e affascinante, che merita di essere raccontata.
In molte culture, il cambiamento delle stagioni è intrinsecamente legato alle tradizioni e alle celebrazioni. In Italia, uno di questi momenti speciali è l’Estate di San Martino, un breve periodo a novembre che regala giornate soleggiate e miti, quasi come un ritorno inaspettato dell’estate. Ma cosa rende questa tradizione così speciale e in che modo è legata al mondo del vino?
Il Negroamaro è un vitigno che rispecchia la passione e la tradizione vinicola del nostro amato Salento.
In questo articolo vogliamo raccontarvi qualcosa di più su questo vitigno, e sul vino che si ottiene, e di quanto sia forte il legame con la terra dove nasce.
La Puglia, con le sue spiagge sabbiose, la cucina deliziosa e la storia affascinante, è un gioiello incastonato nel sud d’Italia. Tuttavia, esiste un aspetto poco conosciuto che aggiunge profondità e dimensione a questa regione mozzafiato: la sua eredità ebraica.
In questo articolo, dopo aver già parlato delle tracce ebraiche a Lecce, ci immergeremo nell’affascinante mondo della Puglia ebraica, esplorando le tracce di questa cultura millenaria che si sono intrecciate con la storia locale di altre località pugliesi.
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