Puglia Ebraica: Un Viaggio nel Cuore della Storia

La Puglia, con le sue spiagge sabbiose, la cucina deliziosa e la storia affascinante, è un gioiello incastonato nel sud d’Italia. Tuttavia, esiste un aspetto poco conosciuto che aggiunge profondità e dimensione a questa regione mozzafiato: la sua eredità ebraica. 

In questo articolo, dopo aver già parlato delle tracce ebraiche a Lecce, ci immergeremo nell’affascinante mondo della Puglia ebraica, esplorando le tracce di questa cultura millenaria che si sono intrecciate con la storia locale di altre località pugliesi.

Puglia Ebraica: dal Gargano a Trani

La presenza di comunità ebraiche in Puglia è documentata in tutta la regione a partire dal Gargano.

A Vieste, ad esempio, si trova traccia dell’antico quartiere ebraico nel centro storico della cittadina, dove tra archi e viuzze irregolari si riscontrano alcuni elementi caratterizzanti dell’antica presenza ebraica.

Quella di Trani era una comunità fiorente grazie agli scambi commerciali con il vicino Oriente.

A Trani furono costruite 4 sinagoghe, a testimonianza della ricchezza della comunità ebraica locale. I quattro edifici furono poi trasformati in chiese e due di queste, quella di S. Anna e quella di S. Maria di Scolanova sono ancora esistenti e visitabili. Nel 2005 la seconda è tornata a essere una Sinagoga ed è stato recuperato l’antico impianto architettonico.

A Trani, però, non si può non visitare la Sinagoga Grande, costituita a metà del 1200 e che costeggia Via della Giudea, quella che era la principale arteria dell’antico quartiere ebraico. Oggi la Sinagoga Grande fa parte della sezione ebraica del museo diocesano di Trani.

L’alto Salento 

Manduria regala ai suoi visitatori secoli di storia, raccontati dalle architetture e dalle tracce che hanno lasciato nel tessuto urbano.

Imperdibile è una visita all’antico Ghetto ebraico. Seppur presente dal Medioevo, la comunità ebraica locale viene costretta dai cristiani a isolarsi in un minuscolo quartiere, con vicoli e casupole. A ricordo di questa “reclusione” sono ancora visibili e conservati i grandi archi in tufo che delimitavano e chiudevano il Ghetto e la Sinagoga.

Un’altra località dell’alto Salento dove era numerosa e fiorente una comunità ebraica è Oria, dove è ancora presente la Porta degli Ebrei, l’antico accesso all’antico Ghetto medievale, caratterizzato da vicoli tortuosi, case piccole, botteghe e piccoli balconi nascosti. In questo quartiere viveva una fiorente comunità , conosciuta in tutto il Mediterraneo per la sua elevata levatura culturale. Nei pressi di quello che oggi è conosciuto come il Pozzo della Maddalena è stato identificato l’antico sito dove sorgeva la sinagoga.

Conclusioni

In conclusione, immergersi nella Puglia ebraica significa abbracciare la fusione di culture e religioni che ha dato forma a questa regione. Le tracce dell’ebraismo nella Puglia antica, la cucina e le tradizioni hanno creato un mosaico di esperienze da esplorare. Mentre continuiamo il nostro viaggio alla scoperta di questa Puglia nascosta, ricordiamo che l’interconnessione di culture è un tesoro che ci insegna l’importanza della diversità e dell’apertura verso il passato.

Volete saperne di più? Scrivetecelo nei commenti.

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